Se ci chiedessero qual è il nostro più grande desiderio, è probabile che risponderemo: “Essere felici”.
D’altronde chi non vorrebbe esserlo? 

Il punto è che la felicità – intesa come provare emozioni positive, pace interiore, serenità mentale, benessere – difficilmente ci suona il campanello.

Se veramente vogliamo che diventi parte di noi e della nostra vita è necessario che agiamo in prima persona affinché questo si realizzi.

È necessario che decidiamo di prendere in mano le redini della nostra vita, con lo scopo di togliere la negatività e generarci tutte quelle emozioni positive che ci facciano sperimentare e vivere la tanto desiderata felicità. 

E con questo articolo vediamo insieme come possiamo fare.

Alcune premesse sulle emozioni

Come prima cosa riflettiamo insieme sul concetto di emozione. 

Generalmente la cultura, la società, l’educazione ci insegnano che le emozioni sono risposte fisiche e psicologiche agli eventi che ci accadono.

Secondo questa accezione sembra che gli esseri umani siano passivi, che non possano far altro che subire sia le situazioni in cui si imbattono, che le conseguenti emozioni che ne derivano, siano esse positive o negative. 

In realtà non è così.

Personalmente mi piace descrivere cosa sono le emozioni utilizzando la definizione di Nathaniel Branden ovvero: “le emozioni sono reazioni valutative a ciò che ci accade”.

E in questa definizione la parola chiave è valutative che sta ad indicare quanto gli stati emotivi che momento dopo momento ci abitano dipendano non da ciò che ci accade bensì da come noi giudichiamo, da come appunto valutiamo gli eventi che ci capitano. 

emozioni mara carraro

Di fatto proviamo una determinata emozione in base a ciò che pensiamo, a come osserviamo la situazione con cui siamo entrati in contatto.

Per approfondire leggi anche: emozioni e ferite emotive, sono uguali per tutti?

Tutti noi, se utilizziamo al meglio la nostra mente possiamo diventare padroni delle nostre emozioni, assumendone il pieno controllo per guidarle nella giusta direzione, ovvero in quella che ci farà sentire felici e sereni. 

E sì, anche di fronte ad eventi impegnativi abbiamo il potere di togliere la negatività e generare emozioni positive. 

10 consigli concreti per togliere la negatività e vivere felici

La via verso la felicità, anche se impegnativa, è meno tortuosa di quello che si potrebbe pensare, l’importante è conoscere il sentiero da seguire. I consigli che seguono tracciano proprio questa strada e se ci impegniamo a metterli in pratica, giorno dopo giorno ci condurranno alla meta.

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Per togliere la negatività quindi, abbiamo da allenare questi cambiamenti di visione per farli diventare nostre nuove abitudini… Ovviamente positive!

1. Osserviamo la realtà con occhi diversi

Generalmente quando ci succede qualcosa di poco piacevole, o quando accade ad una persona a noi cara o quando sentiamo una brutta notizia al telegiornale tendiamo a concentrarci esclusivamente sulle cose negative.

Magari pensiamo sia ingiusto e sbagliato ciò che è accaduto. Spesso andiamo alla ricerca di un colpevole o critichiamo e giudichiamo chi riteniamo esserlo e, che ne siamo consapevoli o meno, questo ci porta inevitabilmente a generare emozioni negative come rabbia, paura, sofferenza.

Ma se spostassimo lo sguardo cosa accadrebbe?

Se ci dessimo il permesso di abbracciare una nuova prospettiva, come cambierebbero per noi le cose?

Ricordiamoci sempre che le emozioni non dipendono da cosa accade bensì da cosa noi pensiamo rispetto a ciò che accade.

  • A quali pensieri stiamo dando spazio nella nostra mente?
  • Dove stiamo mettendo la nostra attenzione?

Posso assicurarvi che se invece di porre la nostra attenzione solo su ciò che non va, la spostassimo anche sugli aspetti positivi presenti nello stesso evento, la nostra percezione di quella situazione cambierebbe completamente e di conseguenza lo farebbero anche le emozioni che ci abitano.

Per comprendere al meglio quanto detto vi porto un esempio che mi è realmente accaduto.

Primo giorno di ferie, partenza per la Toscana: in autostrada nello snodo di Bologna ci si rompe la frizione in un tratto senza corsia di emergenza. Mio marito non riesce più ad inserire nessuna marcia e per inerzia ci fermiamo in prima corsia, in una semicurva. Effettivamente la situazione era parecchio critica.

Valentino è riuscito a mantenere un buon sangue freddo e mi ha detto cosa fare: prima di tutto abbiamo chiamato la stradale per avvisare della situazione di pericolo non solo per noi ma anche per gli altri automobilisti visto che in quel tratto la visibilità non era completa, successivamente abbiamo chiamato il soccorso stradale telepass, che in maniera efficientissima si sono fatti carico di inviarci il carro attrezzi, nel frattempo è arrivato il soccorso autostradale che ci ha fatto da barriera e ci ha supportato nello spostamento finché non siamo stati messi in sicurezza.

Immagino che gli aspetti negativi dell’evento saltino subito all’occhio sia quelli immediati che quelli che ne sono conseguiti ma quelli positivi quali possono essere? 

  • Siamo vivi (i camion ci hanno schivati tutti 😊);
  • il signore del soccorso autostradale è stato splendido come l’efficienza del soccorso telepass che ci ha inviato il carro-attrezzi;
  • all’autofficina dove è stata portata la macchina sono stati gentilissimi e accoglienti. Ci hanno piacevolmente trattenuto finché da casa non sono arrivati a prenderci…

E allora ecco il primo allenamento che vi consiglio di fare per generare emozioni positive: 

per ogni evento “negativo” di cui facciamo esperienza, diretta o indiretta, troviamo sempre almeno un lato positivo. A volte può essere ben nascosto ma cerchiamolo e scoviamolo perché sicuramente c’è.

Se non ci alleniamo a trovarlo potremmo non cogliere mai quanto di bello, utile e prezioso ci circonda.

mara e valentino

Di fatto la realtà non è mai o tutta bianca o tutta nera, ha un’infinità di sfumature che magari ora come ora non vediamo, ma ciò non significa che non ci siano, significa semplicemente che per il momento il nostro sguardo non le coglie.

Alleniamoci quindi a cogliere il bello in senso lato e sentiamo cosa si muove nel nostro corpo, nostro indicatore di verità.

2. Apprezziamo con gratitudine ciò che abbiamo nel presente

Spesso ci sentiamo insoddisfatti perché ci focalizziamo su ciò che ci manca: un oggetto, un lavoro, una carriera ideale, una relazione di coppia… Di qualsiasi cosa si tratti, non cadiamo nel tranello di pensare che saremo felici solo quando avremo raggiunto quell’obiettivo in quanto è molto probabile che ottenuta quella cosa, sentiremo la mancanza di qualcos’altro, in un circolo vizioso senza fine. E la felicità ci sembrerebbe sempre un passo troppo lontana. 

Al contrario se pensiamo con gratitudine a quello che abbiamo, se focalizziamo i nostri pensieri su ciò che c’è nella nostra vita, questo ci permette di generare un sentito di pienezza.

Di fatto il nostro stato d’animo non dipende da cosa c’è o non c’è nella nostra vita, dipende da come ci poniamo in merito.

  • Apprezziamo ciò che abbiamo?
  • Diamo valore a chi ci è vicino?
  • Riconosciamo la preziosità di tutto ciò che c’è?

Se ci alleniamo a riconoscere ed apprezzare di cuore tutto ciò che abbiamo questo ci porterà a riempire sempre più la nostra vita di emozioni positive.

A tal proposito iniziamo fin da ora a fare un elenco di tutte le cose presenti nella nostra vita e:

ogni volta che proviamo un’emozione negativa legata a una mancanza, leggiamo la lista di tutto ciò che abbiamo (persone, cose, opportunità, luoghi…).

In più abbracciamo spesso e volentieri le persone che ci sono vicine, comunichiamo loro in tutti i modi possibili il bene che gli vogliamo.

Spostare il focus su ciò che c’è, vivere e godere pienamente le persone, gli affetti farà sì che le emozioni che ci abiteranno saranno positive. Gioia, serenità, pienezza diventeranno delle alleate che ci stimoleranno ancora di più a coltivare la gratitudine per tutto quello che abbiamo.

3. Cogliamo le occasioni di mettere in atto gesti di insensata bellezza

La vita ci offre una marea di opportunità, per mettere in atto gesti di gratuita e insensata bellezza sia verso noi stessi che verso gli altri: una parola gentile, un favore, un gesto di sostegno, una sorpresa che parta dal cuore e che trasmetta un “tu sei importante”.

C’è sempre qualcosa che possiamo fare anziché stare solo ad osservare. Mettere in circolo positività ci genera benessere.

Al mattino appena svegli chiediamoci:

come posso mettere in circolo positività oggi? Cosa posso fare per mettere in atto un gesto di insensata bellezza che porti questa bellezza nel (mio) mondo?

caffè del mattino

4. Cerchiamo soluzioni ai problemi

I problemi sono difficoltà che ci bloccano ma il lato positivo è che per ogni problema esiste sempre almeno una soluzione che ci permette di superarlo, risolverlo o conviverci. 

Trovare soluzioni porta con sé emozioni positive e toglie la negatività.

Teniamo conto che ogni volta che rimaniamo fermi a lamentarci o a rifiutare una determinata situazione, ogni volta che decidiamo di non affrontare una difficoltà questo ci porterà a generare emozioni negative.

Al contrario ogni volta che cerchiamo soluzioni o alternative, stiamo bene in quanto stiamo dirigendo la nostra mente verso le possibilità ed è questo che ci fa generare emozioni positive.

Come possiamo allenarci a trovare soluzioni ai problemi che la vita ci mette di fronte?

Ogni volta che si presenta un problema, piccolo o grande che sia, identifichiamolo bene e poi chiediamoci:

  • come posso affrontare questa cosa?
  • Cosa posso fare per risolvere questa situazione?
  • Come posso migliorare questa cosa?
  • Come e cosa posso fare per convivere al meglio con questa cosa che non è in mio potere cambiare?

Le domande, se ben formulate, sono strumenti potentissimi che ci permettono di orientare la nostra mente in una direzione costruttiva e propositiva che in questo caso è quella di trovare delle buone soluzioni.

5. Manifestiamo chi siamo davvero

Quante volte ci sentiamo frustrati perché evitiamo di dare voce a ciò che pensiamo o proviamo o perché non ci permettiamo di fare quello che veramente ci farebbe sentire bene?

Quante volte facciamo vivere il “vorrei ma non posso”?

Il “vorrei ma non posso” significa paura: paura di deludere l’altro, paura che l’altro si arrabbi, paura di essere giudicati, ecc…

E la paura è la madre di tutte le successive emozioni negative che andremo a provare quali rabbia, delusione, tristezza, amarezza…

banner vinco la paura

Di fatto quando agiamo così non facciamo vivere noi stessi ma indossiamo quelle maschere che ci permettono di essere accettati, benvoluti, apprezzati.

Il punto è che reprimere o rinnegare noi stessi anche se può darci dei vantaggi nell’immediato, nel lungo periodo diventerà fonte di sofferenza sempre più forte. L’incoerenza che si viene a creare fra il dentro e il fuori porta con sé negatività e senso di costrizione. 

Ognuno di noi è unico e irripetibile e abbiamo tutti il diritto di esistere per ciò che siamo, di manifestare chi siamo.

Cominciamo quindi, magari partendo dagli ambienti e con le persone con cui ci sentiamo maggiormente a nostro agio a dire quello che pensiamo e proviamo, facciamolo in maniera gentile semplicemente per comunicare la nostra visione senza comunque cercare di imporla o semplicemente per condividere come ci sentiamo in quel momento.

E soprattutto alleniamoci a scontrarci con la disapprovazione degli altri! Ci accorgeremo che via via vivremo un sempre più impagabile senso di libertà e leggerezza. 

Come possiamo far vivere chi siamo oggi?

6. Dedichiamoci a ciò che amiamo per togliere la negatività

Danza, pittura, musica, lettura.. Se finora abbiamo tenuto le nostre passioni rinchiuse in un cassetto, è il momento di tirarle fuori per viverle e godercele. 

Spesso e volentieri la frenesia con cui ci siamo abituati a vivere ci porta a relegare le cose che ci piacciono a un tempo che non c’è. Il punto è che fare questo ci allontanerà sempre più dal piacere schiacciandoci nel fare e nel dovere.

  • Come possiamo fare in modo che questo non succeda?
  • Come possiamo dare spazio alle nostre passioni?

Personalmente ho iniziato a gestirle come se fossero impegni lavorativi, ho perciò fissato un appuntamento quotidiano dedicato a ciò che amo.

Questo tempo mi permette di ricaricarmi e di essere più produttiva poi, mi permette di mettere più passione, energia, entusiasmo nei “doveri” che poi seguono.

mara sotto albero

Passione, energia, entusiasmo, gioia, senso di appagamento sono tutte le emozioni positive che ci permette di generare il dare spazio a ciò che amiamo.

Facciamole diventare un’abitudine e per farlo ri-contattiamo cosa ci piace fare, se ci serve qualcosa procuriamoci tutto il necessario (es. scarpe da corsa, colori, quaderni da disegno…) decidiamo l’ora della giornata in cui prenderci almeno 30 minuti per immergerci al massimo e con calma in questa attività.

Concentriamoci sul puro piacere di compierla, come se in quel momento non esistesse nient’altro. Godiamoci pienamente quei momenti.

7. Facciamo tutto con entusiasmo 

Avete presente la felicità, il benessere, il piacere che proviamo nel fare qualcosa che amiamo con tutto il cuore? Ecco, è bene sapere che se vogliamo possiamo vivere ogni evento della nostra vita con lo stesso entusiasmo.

L’entusiasmo infatti è un’emozione e come tale non deriva dall’esterno: siamo noi che abbiamo il potere di crearla attraverso l’atteggiamento che decidiamo di adottare di fronte alle cose che abbiamo da fare.

L’entusiasmo è una questione di atteggiamento mentale.

Alleniamoci perciò a imparare a crearlo e per sperimentare che è una cosa possibile decidiamo per una settimana di fare ogni attività come se fosse la cosa più importante del mondo; mettiamoci impegno, cura, concentrazione, attenzione, presenza e facciamo tutto senza fretta.

Inoltre rendiamo tutto più piacevole con stratagemmi come musica in sottofondo, sorrisi gratuiti a noi stessi o a chi ci è vicino…. Sentiremo subito la differenza!

8. Vivi le tue giornate con calma

La sensazione di essere sempre di corsa è familiare a molti, di questi tempi. Lo stress e la frenesia però mettono il bastone fra le ruote alle emozioni positive alimentando al contrario quelle negative.

La calma ha invece l’effetto opposto: ci permette di vivere con serenità la nostra giornata e di togliere la negatività. Vivere con calma significa rallentare il ritmo con cui facciamo ciò facciamo.

  • Sono veramente necessarie tutte le attività che riempiono le nostre giornate?
  • Sono veramente tutte urgenti?
  • Nessuna è veramente delegabile?
  • Come ci fa sentire avere questi ritmi?

Per dare spazio alla calma, spesso è necessario riorganizzare, ripianificare le giornate e gli impegni che ci prendiamo, in modo da non ritrovarci sempre di corsa, ad avere il tempo tirato. 

Per comprendere veramente i benefici che la calma può portare nella nostra vita credo sia utile sperimentarla per poi poter così scegliere consapevolmente di darle spazio.

Per farne esperienza scegliamo un’attività che facciamo tutti i giorni e le prossime volte dedichiamole il doppio del tempo, svolgendola con presenza (senza distrazioni), cura, attenzione, godiamocela pienamente senza fretta per tutto il tempo che abbiamo deciso di dedicarle e sentiamo cosa si muove nel nostro corpo.

Attenzione il segreto non sta nel dilatare il tempo, bensì in come viviamo quel tempo.

riprogrammare l'agenda

9. Molliamo la presa

Essere rigidi e inquadrati fa sì che originiamo emozioni negative ogni volta che qualcosa non va come volevamo, come avevamo previsto, come ci aspettavamo.

Generalmente in questi casi facciamo vivere il lamento, la rabbia, il rimuginamento che difficilmente ci portano a mettere in atto qualcosa di costruttivo e soprattutto difficilmente ci portano nel benessere fisico, mentale ed emozionale.

Lasciare la presa, al contrario, ci permette di sentirci comunque bene nonostante le cose non siamo come volevamo.

Lasciare la presa significa accogliere, prendere la vita per come viene, per quello che ci offre, per quello che porta all’interno della nostra quotidianità al fine di viverla nel modo migliore possibile.

In pratica significa prendere atto di com’è la realtà abbandonando le pretese che le cose siano diverse da quello che sono.

Se riprendendo l’esempio di prima, ci si rompe la frizione della macchina mentre stiamo partendo per le ferie, lamentarci e non prendere atto che la situazione è questa può farci solo stare male.

Il punto è che non abbiamo il controllo di questa situazione, non abbiamo il potere di cambiarla immediatamente, e quindi vale la pena rimanere arrabbiati per ore, giorni, mesi, anni? 

La sola cosa su cui veramente e concretamente possiamo intervenire è il nostro atteggiamento e ciò che decideremo di fare da quel momento in poi.

È ovvio che se succede un qualcosa di poco gradito reagiamo male è per far sì che questa nostra reattività duri il meno possibile chiediamoci:

  • Ho il potere su questa situazione? 

Se sì o per quanto sì agiamo per cambiarla, se no chiediamoci:

  • Quale opportunità posso cogliere in questa situazione?
  • Quali sono i lati positivi di questo evento?

Queste domande ci aiutano a dirigere la mente verso il costruttivo, il positivo, le soluzioni, il bello in senso lato, i vantaggi che ci possono essere.

Non possiamo avere il controllo su ogni cosa ma possiamo averlo sempre su noi stessi e sarà proprio questo a fare la differenza.

Mollare la presa ci renderà liberi… Di tornare alla Vita!

10. Amiamo

L’amore è la forza motrice più forte che ci sia, capace di generare infinite emozioni positive. Il mio ultimo suggerimento è quindi tanto semplice quanto impegnativo: amiamo!

La mia esperienza personale mi ha portata a comprendere che amare e mollare la presa sono due passi fondamentali nella direzione della felicità.

Nonostante siano cose impegnative, di fatto sono la via.

Per approfondire ti consiglio di leggere: 4 consigli per togliere la negatività ed essere contagiati dall’amore

Credo che tutti abbiamo avuto modo di sperimentare quanto un gesto d’amore fatto o ricevuto ci tocchi il cuore, ci faccia sentire bene. Questo accade perché amare è nella nostra natura: siamo nati per amare.

Se diamo amore, con la sola intenzione di scaldare l’anima di chi lo riceverà ne usciremo nutriti e riscaldati noi per primi.

La regola d’oro dell’amare e della felicità è: dò ciò che vorrei ricevere.

Mettiamola in atto e sentiamo cosa si muove in noi. Chiediamoci sempre “cosa vorresti ricevere?” e poi diamolo noi per primi! 

Diamolo a noi stessi, a chi incontriamo e teniamo sempre presente che il segreto della felicità è nell’amare, non essere amati. E amare dipende solo da noi.

PS: Amare non significa assecondare: spesso c’è più amore in un no, che in un sì… e questa è un’altra puntata!

amore madre figlia

Conclusioni

Se osserviamo i vari punti trattati possiamo vedere una cosa a mio avviso importantissima: sono tutte cose che dipendono solo da noi. Ciò significa che togliere la negatività e vivere in un’abbondanza di emozioni positive è totalmente in nostro potere. 

Se così non fosse la nostra vita sarebbe in balia di eventi, situazioni, persone esterne e noi avremmo solo da subirla.

In realtà ne siamo i registi. Le nostre emozioni e quindi la nostra felicità sono solo una nostra responsabilità.

Questo articolo, che può essere visto come una guida, indica dove e come possiamo intervenire per generarci emozioni positive.

Gli allenamenti proposti vogliono essere “solo una scusa” per sperimentare un nuovo modo di agire che ci permetterà di sentire cosa questo fa muovere in noi.

In questo modo potremmo scegliere consapevolmente quale visione abbracciare, quale atteggiamento adottare.

Praticamente in questo caso il fare è ciò che ci porterà a diventare.

I problemi, le difficoltà, le sfide continueranno ad esserci perché fanno parte della vita e il rispondere con la responsabilità, piuttosto che con il lamento sarà proprio quello che ci porterà a vivere emozioni positive.

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